Vorrei provare a spiegare di che è fatto un amore.
Sì avete capito bene non cos'è, ma di che è fatto.
Tutti di solito parlano di cos'è l'amore, ma mai di cosa è fatto. E io vorrei poter spiegare proprio questo o almeno provarci.
Io posso dire, al raggiungimento del mezzo secolo sui sentieri della vita, come penso sia fatto…
Dunque, sono fili; fili, come di seta o di ragno. Trame iridescenti (gocce di rugiada o diamanti) che si dipanano e vanno in alto e in su e in giù ma hanno proprio al centro, in una tenue luce soffusa, quella donna/uomo, ragazza/o o giovinetta/o che ami.
Sono disegni intricati e anche misteriosi. Partono dai suoi occhi e approdano ai tuoi ma nel mezzo disegnano storie e sogni.
Parrebbe fatto, l’amore, di accadimenti, azioni e vicende; passione, unione, disunione. E invece sono sussurri, barbagli di luce, piccole ombre fugaci. Cose leggère, come il riflesso dorato nei suoi occhi, o il suo viso splendente, con gli occhi socchiusi e la bocca appena aperta a respirarti.
Viso senza età, visione sottratta al tempo e riposta tra le cose eterne, in quel canto della tua mente.
Un suo gesto, inconsapevole, ti fa tremare le ginocchia e il suo sorriso ti rischiara o il suo malumore ti abbuia.
Non servono apparecchiature per quella placida felicità che nasce dall’averla/o accanto.
Sul letto, escluso il mondo, potete cenare con pane e arance; il profumo, il profumo delle arance aperte e succhiate e gli sguardi, lo sguardo.
Il suo riso immotivato, che ti stupisce. La certezza di un risveglio in cui te la/lo troverai bene stretta/o addosso, ma addormentata/ placata/o dall’amore e dalla notte.
Questa trama di sogni e di fili di seta si chiama amore ed è misterioso e delicato come la spuma del mare o i disegni delle nubi nel vento.
Sono piccoli e complicati ingranaggi, che si inceppano spesso e allora devi indossare la lente degli orologiai, e togliere con calma e dolcezza le particelle che li fanno inceppare, e devi fare molta attenzione, perché sia la tela di ragno, sia gli ingranaggi sono delicati e rischiano di rompersi al minimo movimento brusco.
Perciò dico, la tela si può anche strappare, ma se il ragno ci tiene alla sua tela, volonteroso e paziente la ripara, se gli ingranaggi delicati si inceppano, il paziente orologiaio, che ci tiene al suo meccanismo, indossa la sua lente toglie le impurità e lo rimette in funzione.
Non voglio pretendere di essere ragno o orologiaio, perché quel lavoro di riparazione deve essere fatto in due, la tela è unica, ma si ripara in due, il meccanismo è unico, ma lo si ripara assieme, coordinandone i movimenti e le azioni, basta volerlo e amare quel meccanismo e quella tela con tutta l'anima.
E continuo…
Quando hai qualcuno nel cuore o nell'anima, una dolce passione,
quando senti che l'amore ti riempie completamente con decisione,
quando capisci che nulla più importa se non il momento,
l'attimo in cui gli sguardi si incontrano,
quando ti senti perso al pensiero che ogni attimo possa essere l'ultimo.
Allora puoi sapere in minima parte che cosa è l'Amore.
Vivilo come si deve: con gratitudine ed estasi; è, in ogni istante, irripetibile, tutto è fragile, e c'è solo una cosa al mondo che non si può riparare
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