venerdì 20 ottobre 2006

A due passi da me

L’ho vista.
Questa volta non ha tardato, è scesa puntualmente dal bus attraversando il semaforo come tutte le sere ed è rientrata in casa, strano però che non sia ancora ri-uscita, solitamente dopo un quarto d’ora sento il tiro del portone ed è lei, prende la posta perché se ne ricorda sempre dopo, oppure semplicemente fa un giro, soprattutto quando ci sono le sue coinquiline in casa, perché non le sopporta, lo so, tante volte le ho sentite in lontananza litigare.
E’ passata un’ora, ormai non uscirà più, starà facendo la doccia… o chissà magari legge, chiusa nel suo mondo: la camera da letto.


Quante cose vorrei dirti, forse troppe, a volte mi sembra banale con le parole, con gli scritti, ma è vero: cos’altro abbiamo? Parole… fogli di carta, lettere, allora uso un racconto, con un racconto si possono comunicare molte più cose di quel che si pensa, un racconto è una storia, ed è profondamente tua, sia che sia basata su fatti reali o meno.
Allora apri gli occhi e affina i sensi, ti racconto una storia. Anche se io sono qua, e tu nella tua camera da letto.